Il vino nel tempo e il tempo del vino
Tempo e vino, binomio affascinante.
Si dice del Tempo che scorre. Dalla bottiglia scorre il vino nel calice. Il vino, come il tempo, fluisce. C’è il Tempo con la T maiuscola, Kronos, da sempre e per sempre, insondabile e poi c’è Kairos “un tempo nel mezzo”, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale “qualcosa” di speciale accade, l’attimo esatto che vibra nella coscienza per poi tornare a fluire. Così nel vino c’è il momento nel quale il liquido può concedersi nella sua migliore espressione, il momento di equilibrio perfetto delle sue componenti. L’epifania nel calice.
A volte, nel fondo delle Cantine, restano dimenticate delle bottiglie. Risucchiate da Kronos possiamo supporre che il momento “speciale” sia andato perduto. Con tutta probabilità quei vini non avranno più il fulgore dell’equilibrio e “tecnicamente” non saranno al massimo della loro espressione.
Eppure…

Eppure una bottiglia coperta di polvere e un tappo fragile possono regalarci un’esperienza unica ed emozionante. Un bagno in un tempo indecifrabile, durante il quale occorre sospendere il giudizio e spogliarsi di ogni divisa, di ogni titolo, di ogni scheda di analisi. Quando un vino ha più anni di te e se ne sta lì, nonostante tutto, ancora tenacemente vivo, puoi soltanto tacere e metterti in ascolto perché avrà da dire cose molto più interessanti di quelle che potresti dire tu.
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