In Israele emerge la più grande area per la produzione di vino di epoca bizantina. Il “Vino di Gaza” era esportato in tutto il Mediterraneo
In Israele, nel sud del paese vicino alla città di Yavne (30 chilometri a sud di Tel Aviv) è emerso un sito di epoca bizantina per la produzione di vino. Si stima che la produzione di vino potesse essere dell’ordine dei due milioni di litri. Il complesso ha le dimensioni di un moderno campo da calcio e si ritiene che abbia circa 1.500 anni.

Sono presenti ben 5 vasche per la pigiatura ciascuna da 225 metri quadri, due grandi tini ottagonali per il mosto e quattro forni adibiti alla “cottura” dell’argilla, per la realizzazione di anfore o giare utilizzate per l’invecchiamento ma anche per il trasporto del vino. Sono state rinvenute, inoltre, decine di migliaia di frammenti di vasi e strumenti per la vinificazione.

Il direttore degli scavi Jon Seligman ha affermato che il vino prodotto nell’area, noto come “vino di Gaza”, veniva esportato in tutta la regione, inclusi Egitto, Turchia, Grecia e, forse, nel sud Italia.
Nel medesimo sito sono state ritrovate anche delle presse ancora più antiche, risalenti a 2300 anni fa.
Le autorità israeliane hanno assicurato che l’area sarà tutelata e che il complesso di Yavne farà parte di un futuro parco archeologico accessibile al pubblico.
Fonte notizie e immagini: Abc.net.au
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