Le parole del vignaiolo: Giovanni Canonica
Meglio che ci siano dieci produttori con tre ettari che uno solo con trenta. Un giorno mi è capitato tra le mani un libro di un filosofo-economista, Serge Latouche, ‘Giustizia senza limiti’. Ci trovai dentro la spiegazione di quel che inseguivo, il concetto di decrescita: se fai un’ora di coda per andare a lavorare il PIL aumenta perché consumi asfalto, gomme e benzina, ma la qualità della tua vita non può dirsi migliorata come accadrebbe se ti bastassero cinque minuti di bicicletta per recarti in ufficio. Le cose vanno viste nell’insieme, il vino è una parte. Io non mi definisco ‘bio’, non ho certificazioni ufficiali, a contare è l’impronta ambientale nel suo complesso. È come ti poni tu: va bene smettere di diserbare, ma se poi svuoti una collina per farci la cantina e in garage hai un Suv che consuma quanto un camion non è un bollino verde a rimettere in pari il bilancio energetico.
Giovanni Canonica – Viticoltore in Barolo
Credit to G. Pulcini (Accademia degli Alterati)
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