Mosto di vino in fermentazione: un confronto
Il Syrah e le sue origini sono state per molto tempo avvolti nel mistero. Il suo nome è stato spesso collegato da alcuni all’antica città di Siracusa e da altri alla famosa città iraniana di Shiraz. In realtà nel 1998 uno studio sul DNA ha dimostrato che è nato dall’incrocio spontaneo tra la Mondeuse Blanche, una varietà della Savoia, e un antico vitigno originario dell’Ardèche: la Dureze.
Ciò che è certo è che dalla sua zona di elezione, la Valle del Rodano, si è poi diffuso in tutto il mondo; tuttavia, a differenza di altri vitigni internazionali, la sua coltivazione è più problematica a causa della sensibilità allo stress idrico, della tendenza alla surmaturazione e del peggioramento della qualità del vino in assenza di una opportuna riduzione delle rese.
Oggi il Syrah si afferma come un’uva internazionale di grande pregio e valore, con caratteristiche che lo rendono molto ricercato anche per migliorare assemblaggi: colore, polifenoli totali, estratto secco e aromi.
La varietà produce vini con una vasta gamma di note aromatiche, a seconda del clima e dei terreni in cui viene coltivato e delle pratiche viticole. I caratteri aromatici possono variare dalle violette ai frutti di bosco scuri, cioccolato e pepe nero. Con l’affinamento in bottiglia questi aromi si attenuano per lasciare spazio a note terziarie terrose oppure cuoio e tartufo.
L’Alicante, originario della Spagna, è quasi certamente un biotipo di Garnacha, conosciuto come Grenache in Francia, Cannonau in Sardegna, Tocai Rosso in Veneto.
Tradizionalmente utilizzato in uvaggio, negli ultimi anni si è iniziato a vinificarlo in purezza. Il vino che si ottiene da questo vitigno è rosso intenso, caratterizzato al naso dai piccoli frutti rossi e al palato pieno, corposo e tannico.
Entrambi questi vitigni si sono ottimamente acclimati in terra toscana, tanto da potersi considerare espressione autentica di alcune zone della regione. Le immagini provengono proprio dalla Tenuta il Quinto, nella Maremma Toscana.
Due foto affascinanti dei dettagli della schiuma dei mosti durante le operazioni di rimontaggio, scattate da Valentina Del Bello.


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