Le parole del vignaiolo: Giovanna Morganti
Nel giro dei “biodinamici” sono entrati molti produttori danarosi, pronti a fare un bel business, così certe associazioni da tempo assopite si sono riprese. Ora si fanno queste grandi riunioni in cui si mette dentro di tutto, il risultato è un grande caos – forse inevitabile – ma che per ora conviene solo a chi sfrutta l’onda lunga della moda. La biodinamica merita rispetto perché dà informazioni di estrema profondità: per raggiungerle c’è un lavoro che devi fare con te stesso e con la vigna. Questo aspetto viene svilito. Uno diventa biodinamico in un anno: è tutto velocizzato, un modo di essere per nulla diverso da quello che un tempo era la scritta “vino barricato”.
Intervista tratta da Porthos n.30, novembre 2012
Rispondi