La paura, l’attesa e la speranza
Siamo “sospesi” e dobbiamo confrontarci con la solitudine, con l’incertezza, con la paura. Possiamo vivere questa attesa in molti modi. Ce la siamo presa con tutti, i cinesi, i politici, i francesi, quelli del Nord, quelli del Sud; abbiamo polemizzato, sdrammatizzato, sottovalutato. Ci siamo sentiti invulnerabili. Siamo stati egoisti, superficiali, solidali, responsabili, confusi.
La paura ci rende tutti uguali, il modo in cui decidiamo di reagire fa di noi ciò che siamo. Passerà, non sappiamo quando e non sappiamo cosa perderemo, ma mi piace immaginare un tavolo, in una giornata di sole, attorno al quale potremo ritrovarci e abbracciarci e ricordarci della paura e del coraggio. Ci sarà una bottiglia di vino da condividere, brinderemo alla vita, e i nostri calici si toccheranno come i nostri cuori.
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