Le parole del vignaiolo: Armin Kobler
Spesso mi sono arrabbiato della diffusa falsità della comunicazione del vino. Anche sulle riviste rinomate si vedono vedute molto parziali del nostro lavoro e alcune vengono negate perché “non vanno bene nella comunicazione” o “non sono romantiche”. Certe cantine per esempio non dicono che usano i lieviti selezionati. Io da enologo ricercatore non solo non nego questa cosa ma la faccio espressamente vedere: faccio vedere quello che faccio, anche i trattamenti. La rete ti dà la possibilità di essere autentico. E’ un’operazione di trasparenza, per me è importante.
Armin Kobler
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