14 luglio 2017: Verdicchio Collestefano, una verticale in campagna

Il Verdicchio di Matelica Collestefano è un vino con caratteristiche peculiari: nasce su un terreno alluvionale nella gola del fiume Potenza in una vallata, quella dell’Esino, circondata dagli Appennini che non risente dell’influenza del mare Adriatico, aperta alle correnti fresche del Nord.

L’essenza del verdicchio Collestefano è la sua sostenibilità che si esprime non solo nella conduzione biologica delle vigne ma anche nella scelta di Fabio Marchionni di venderlo ad un prezzo giusto su un mercato di qualità. Un obiettivo raggiunto grazie al senso della misura mutuato dalla tradizione contadina cui Fabio appartiene.

La famiglia Machionni si trasferisce  a Rustano di Castelraimondo da Camerino sul finire degli anni ’60. Nel 1978 acquistano il piccolo borgo di metà collina chiamato Collestefano. Benedetto e Anna avviano così la fattoria. Il figlio Fabio, dopo gli studi di di enologia e un periodo di lavoro in Germania, torna a Collestefano e imbottiglia la prima annata di Verdicchio Collestefano. È il 1998. La certificazione biologica è del 1995. Il vigneto è parte di un sistema ecologico sinergico, composto anche da leguminose ed erbaio da sovescio. Basso utilizzo del rame e concime organico. Intorno solo campagna.

La vinificazione è tradizionale e la struttura della cantina permette di svolgere tutte le principali operazioni a caduta. Il verdicchio, vinificato in purezza, è il risultato di un taglio di uve provenienti da appezzamenti diversi vinificati separatamente. Per la pulizia del mosto si utilizza esclusivamente il freddo. Sia la fermentazione che l’affinamento sono svolti in acciaio, per poi maturare in bottiglia. Il risultato è un vino minerale dalla grande finezza gustativa che strizza l’occhio ai bianchi altoatesini L’obiettivo di Fabio è quello di fare un vino fresco e pronto ma la conseguenza diretta dell’integrità di questo vino e del vitigno di partenza è la capacità evolutiva. La spalla acida e la struttura gli regalano la longevità che appartiene ai vini autentici.

Abbiamo scelto di raccontare questo vino attraverso sei annate e, non per caso, abbiamo scelto di farlo in una villa nella campagna pescarese, Villa Paola, perché il modo migliore per bere questo vino è farlo immersi nel verde in una atmosfera informale e conviviale. Chi volesse partecipare può contattarci via mail a lafillossera@gmail.com, sul sito o sulla nostra pagina Facebook.

Locandina

Informazioni su La Fillossera - Innesti di vino e cultura (Articoli)
La Fillossera è Graziana Troisi. Sono l'autrice del blog e degli articoli.

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