Garagisti in attesa di giudizio
Genova: Premio Garage Wines Contest all’interno di Terroir vino, fiera del vino organizzata da Tigullio Vini. Garagisti all’italiana: ovvero dilettanti senza azienda agricola.
Hanno tra i 28 e i 60 anni circa, arrivano da tutta Italia, puntuali, educati soprattutto emozionati. Alcuni di loro hanno fatto più di 800 chilometri, hanno preso treni, aerei con una piccola valigia e un cartone da sei di vino. Non un vino qualunque: il loro vino, fatto in casa o come si dice in “garage”.
Già perché i garagisti sono “strani esseri di genere neutro” per usare le belle parole con cui Dostoevskij descrive i sognatori. Fanno altro nella vita, sono ingegneri, impiegati, operai ma nei ritagli di tempo, fuori dalle ore dell’obbligo coltivano un grande amore, una autentica passione: il vino.
E poco importa se in alcuni vini la volatile prende il sopravvento o se il Brettanomyces la fa da padrone. Gli squilibri di questi vini sono quelli di pezzi di cuore lanciati nudi dentro un sogno. E che il vino appartenga a questa dimensione personale e intima più che a quella produttiva e industriale, lo si capisce dalla trepidazione di questi garagisti difronte alla commissione di “esperti” chiamati a giudicarli.
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