Il Nebbiolo “degli altri”. Note di degustazione e riflessioni esistenziali
Nasciamo con un enorme punto di domanda, la domanda sulla nostra esistenza. Le strade che percorriamo per trovare la risposta, e non la risposta, definiscono chi siamo. Questa ispirazione ha fato da cornice a una degustazione che abbiamo chiamato “Il Nebbiolo degli altri”. Abbiamo scelto di scoprire la potenza di questo vitigno fuori dalla denominazione del Barolo.
Scegliamo una strada e percorrendola diventiamo la strada. Anche tornando indietro non saremo più gli stessi. Ci sono le strade principali e le strade laterali e portano nello stesso luogo o in luoghi diversi, ma la meta conta meno del viaggio.
I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I—
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.
―
“Due strade trovai nel bosco: io scelsi il sentiero meno battuto, e questo ha fatto tutta la differenza” racconta il poeta statunitense Robert Frost.
Coste della Sesia 2014 Antoniotti
Naso sussurrato e floreale, violetta, rosa canina, lampone. Si apre con erbe aromatiche e una nota mentolata. Il sorso è snello, vivace e delicato nei ritorni di fiori e lamponi. Vino leggiadro dalla beva travolgente.
Nebbiolo 2014 Rizzi
Vino fiero e splendente. Apre subito con un bouquet intenso e complesso di fiori e frutti, vira sulla ciliegia e spezie dolci. In bocca è largo e succoso, equilibrato tra durezze e morbidezza con tannino maturo e ritorni di frutta.
Carema 2009 Produttori di Carema
Suggestivo e complesso. Roccia, sottobosco, tabacco, fungo. Si muove suadente tra note ferrose e traccia ematica. La mineralità torna anche nel sorso ampio, lungo ed energico. Il tannino è finissimo e preciso. Vino di sole e di rocce.
Barbaresco 2007 Tenuta San Mauro
Frutti di bosco, fiori secchi e foglie di tabacco. Nel cavo orale regala potenza, calore e struttura. Il tannino è austero, la persistenza lunga con eleganti ritorni floreali.
Boca 2004 Le Piane
Intenso, complesso e avvolgente. Ricordi di inchiostro, poi intriganti note ferrose, ematiche, rocciose. Ancora tabacco, cuoio, polvere da spato. Impressionano la portata e la consistenza tattile del sorso. Vino materico e dinamico nei ritorni minerali, ematici e fruttati. In stato di grazia, conferma la grandezza dell’annata 2004 in Alto Piemonte.
Gattinara 1964 Mario Antoniolo
Funghi secchi e tabacco, china, ruggine e chiodi di garofano. Corpo sottile e verticale, con ancora presente una discreta freschezza che accompagna il sorso fino alla fine. Ritorni ematici e un delicato finale agrumato. Vino crepuscolare.
Rispondi