La prima retroetichetta nella storia del vino è ad opera di un italiano: il Conte Giulio della Cremosina

A soli 3 anni dall’invenzione della stampa litografica ecco una delle più antiche etichette italiane di un vino vecchio Nebbiolo della vendemmia 1802 e imbottigliato nel 1806 nella cantina Cremosina (Nizza Monferrato – AT) ad opera del Conte Giulio.
Per la prima volta nella storia viene inserita anche la retroetichetta contenente alcune informazioni sulla vinificazione e le indicazioni di consumo.

nebbiolo
Così leggiamo: “Vino Vecchio Nebbiolo della vendemmia 1802 lasciato diventare amaro. Uve dei vigneti di Val Maggiore e degli Ochetti presso la Vezza, cedute dai Signori Sola, in cambio di nostri Moscati e Brachetti: trasportato dal mezzadro Dionigi e pigiate nella cantina della Cremisina. Dalla Cremisina Nella Settimana Sanat del 1806. Il Conte Giulio”.

E sulla controetichetta: “Chiuso nei litri sotto le feste di Pasqua del 1806 dal nostro cantiniere Michele dopo tre anni di permanenza nelle vascelle di rovere. Vuota adagio: è un vino vecchio e un poco di fondo può averlo. Alla salute!!”.


	
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Graziana Troisi è l'autrice del blog e degli articoli. Alcuni articoli sono di Giovanni Carullo.

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