Bacco nell’arte

Arte e vino, un binomio ideale che da sempre affascina ed appassiona. Ecco un viaggio tra le principali opere dedicate a Bacco.

Bacco è una divinità della mitologia classica simile al Dioniso dei greci. Dio del vino, della vendemmia, ma anche dell’ebrezza e, pertanto, associato spesso alla lascivia e alla sensualità.

I baccanali, legati al suo culto, si diffusero in Italia a partire dal secondo secolo avanti cristo, fino a quando il senato romano non si vide costretto a proibirli proprio perché connotati da risvolti orgiastici. Il culto di Bacco venne poi, nell’epoca classica, sostituito da quello di Liber.

Nell’arte Bacco è stato rappresentato da molti artisti, spesso come un giovane uomo dalla corporatura formosa, con il capo cinto di pampini. Solitamente ritratto nudo, come nel dipinto “Bacco Venere e Amore” attribuito a Rosso Fiorentino, databile al 1531-1532 circa e conservato nel Musée National d’histoire et d’art del Lussemburgo.

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Bacco, Venere e Amore. Attribuito a Rosso Fiorentino

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio scelse invece di ritrarlo con addosso un lenzuolo in modo da coprire la parte inferiore del corpo. Bacco è un dipinto realizzato tra il 1596 ed il 1597, conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Questo Bacco è uno dei lavori più importanti realizzati da Caravaggio; la sua storia risale alla commissione da parte del Cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte, il quale voleva donarlo come regalo a Ferdinando I de’ Medici per le nozze di suo figlio Cosimo II. Caravaggio dipinse anche il Bacchino malato, conservato presso la Galleria Borghese di Roma.

Guido Reni, nel suo Bacco che beve, dipinge, invece, un bambino nudo, paffuto e alticcio.

bacchino-reni

Trionfo di Bacco è un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1628 ed il 1629 dal pittore spagnolo Diego Velázquez. È conservato nel Museo del Prado. Un Bacco seminudo, dall’incarnato chiaro e luminoso, è raffigurato mentre pone una corona d’edera sul capo di un popolano inginocchiato di fronte a lui. Il titolo originale era Los bebedores (I bevitori) o Los borrachos (Gli ubriachi).

Velázquez_El_Triunfo_de_Baco_o_Los_Borrachos_(Museo_del_Prado,_1628-29)

Molto interessanti le citazioni di artisti contemporanei che hanno preso ispirazione dal Caravaggio per realizzare le loro opere: è il caso dell’americana Cindy Sherman che nel 1990 con Untitled #224, esplora gli stereotipi delle pose e della ritrattistica maschile nella storia dell’arte.

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Anche molti fotografi traendo ispirazione dal Caravaggio hanno riprodotto delle immagini di Bacco. Ad esempio José Gallego nel suo Tributo a Caravaggio o Manuela Silva che ritrae un bacco nero e una serie di oggetti simbolici con l’obiettivo di scardinare pregiudizi interrazziali e sessuali. Anche la street art ha saputo omaggiare Caravaggio come nei murales di Christian Guémy.

Informazioni su La Fillossera - Innesti di vino e cultura ()
Graziana Troisi è l'autrice del blog e degli articoli. Alcuni articoli sono di Giovanni Carullo.

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