Le parole del vignaiolo: Vittorio Graziano

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Il Lambrusco deve avere come minimo 2 o 3 anni, fino a 6, quando raggiunge il massimo della bevibilità. Ma può durare anche decenni. Vuol dire che a quei tempi non era un vino stupido. Mentre adesso a gennaio è già pronto e fra un po’ sarà sugli scaffali prima della vendemmia.

Vittorio Graziano

 

(Foto di Roberto Taddeo)

Informazioni su La Fillossera - Innesti di vino e cultura ()
Graziana Troisi è l'autrice del blog e degli articoli. Alcuni articoli sono di Giovanni Carullo.

4 Commenti su Le parole del vignaiolo: Vittorio Graziano

  1. Carlo Cicolini // 25 marzo 2020 alle 10:14 // Rispondi

    Incredibile non l’avrei mai detto un lambrusco di 10 anni….
    Posso capire se fatto in metodo classico, con una presa di spuma importante. Ma qui si parla di lambrusco come? Ancestrale? Charmat?

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    • “Ma non chiamatelo metodo ancestrale: piuttosto metodo emiliano. Perché l’ancestrale in Francia prevede l’imbottigliamento diretto in autunno a fine fermentazione, mentre da noi il vino matura per tutto l’inverno e viene imbottigliato a inizio primavera, in modo che si decanti da tartrati e fecce e risulti più fine. Con i primi freddi autunnali del resto la fermentazione si arresta e resta in canna la riserva zuccherina per ripartire”.

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  2. Carlo Cicolini // 25 marzo 2020 alle 17:11 // Rispondi

    Quindi, quando dici “il vino matura per tutto l’inverno” vuol dire che si fa un vino base da bassa gradazione per poi svoltare completamente in bottiglia?

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